Artista multidisciplinare parigino di 27 anni della Costa d’Avorio, Ackah-Diaz attraverso opere figurative offre una satira sociale astratta. Il suo lavoro è pieno di figure interrogative immerse in paesaggi enigmatici dai colori infuocati.
Senza lavoro preparatorio, le scene tacitamente politiche di Ackah- Diaz sorgono come grida che mettono in discussione l’ordine costituito. Nella sua opera, Ackah-Diaz tenta di ristabilire un dialogo virtuoso tra gli elementi, gli uomini e le stelle.
Il personaggio, spesso androgino, che sembra essere l’elemento centrale della composizione, è influenzato dal suo ambiente, prendendo in prestito i suoi colori, le trame e le forme. Le colline, simboli della ricerca dell’armonia, della pace e della libertà, appaiono ossessivamente, come un elogio della pietra che, friabile, levigata dal vento ed erosa dall’acqua, non perde nulla della sua millenaria tranquillità. All’interno di questa natura pacifica, questa figura ricorrente sembra essere parte di un tutto; eppure si appoggia di nuovo a lei, distogliendo lo sguardo.